Categoria: La pillola sportiva della settimana

Nella rubrica La pillola sportiva della settimana vi racconterò una breve notizia/storia di sport che dal punto di vista mentale e psicologico mi ha colpito per i suoi contenuti formativi.

Vada fuori, si accomodi negli spogliatoi!

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La pillola di questa settimana è dedicata ai temi di attualità. La metafora del titolo è presa dal gergo arbitrale per raccontare il boicottaggio dello sport contro la Russia, colpevole di aver invaso giovedì 24 febbraio 2022 l’Ucraina.

La Russia sta iniziando a pagare la scelta scellerata di invadere un altro paese. Le sanzioni sportive stanno rivoluzionando i calendari già scritti ma la guerra sta diventando un problema anche per gli sponsor russi. Ecco il riepilogo di queste ultime 72 ore, anche se la lista delle iniziative è destinata, secondo me, ad aumentare sempre più. Continua a leggere

Sofia Goggia, l’Araba Fenice che rinasce dopo ogni infortunio

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Ciao a tutti,

Sofia Goggia è la protagonista della mia pillola sportiva della settimana. Come l’Araba Fenice, l’uccello mitologico che rinasce dalle proprie ceneri dopo la morte, anche questa volta l’atleta azzurra è riuscita nell’impresa di partecipare e vincere dopo l’ennesimo infortunio subito in carriera.

Per questo motivo la scelgo come simbolo della resilienza, la capacità di far fronte in maniera positiva alle avversità, coltivando con determinazione le risorse che si trovano dentro di noi. Continua a leggere

Colby Stevenson, dalle 30 fratture alla medaglia olimpica

Tempo stimato di lettura: 3 minuti

Da oggi inauguro una rubrica fissa che uscirà tutte le domeniche. L’ho chiamata La pillola sportiva della settimana: vi racconterò una breve notizia/storia di sport che dal punto di vista mentale e psicologico mi ha colpito per i suoi contenuti formativi.

La prima pillola sportiva è per Colby Stevenson, 25 anni, medaglia d’argento nel freestyle, lo sci acrobatico, alle Olimpiadi. Ogni anno l’8 maggio è per lui il giorno della “celebrazione della vita” perché in quella data nel 2016 ebbe uno spaventoso incidente d’auto che lo ridusse in fin di vita, con trenta fratture in testa. Scampato a quel pericolo, nel 2018 dovette rinunciare anche alle Olimpiadi in Corea del Sud per un infortunio alla spalla. Qualche giorno fa l’impresa a Beijing 2022. Continua a leggere