Essere HR manager e formatore

Dopo aver parlato di me nella pagina di presentazione , qui mi soffermo in particolare sulla mia professione di Human Resource Manager e formatore .

Un hobby che chiamo lavoro

Ho la fortuna di non chiamarlo lavoro perché tutte le mattine, mi alzo senza sentirne il peso e lo includo tra i miei hobby. D’altronde, se fosse un lavoro non avrei potuto resistere quasi 30 anni perché essere HR è complesso e faticoso. Ci vuole, dunque, un ingrediente fondamentale: la passione, direi l’amore per quello che si fa.

Di cosa ti occupi Paolo?

Un giorno di qualche tempo fa ho dovuto spiegare a mia mamma, arzilla signora di 80 anni, che cosa facesse suo figlio per vivere. Sarà stata l’importanza del momento ma quel giorno, a pranzo mi uscì più o meno questo:

Aiuto le aziende nella ricerca, selezione e inserimento dei collaboratori. Attraverso lo sport creo situazioni di benessere per le persone, nella speranza che fare gruppo, avere senso di appartenenza e familiarità li spinga a lavorare con più piacere

In qualche modo me la cavai, mia madre capì (anche perché era la mia prima tifosa) o finse di capire e da quel giorno ottenni una sorta di benestare familiare, Sì, l’avevo sfangata, si dice così, no?

Quale profilo ricercare?

Esiste un primo passo che accomuna l’area aziendale e l’area privata che chiameremo life: è capire il profilo della persona. Il paragone più centrato è l’identikit.

Prima ancora di iniziare il mio lavoro, sia che debba ricercare e selezionare, sia che debba conoscere il capitale umano a disposizione, procedo con la profilazione, una sorta appunto di identikit di quello che cerco o che mi ritrovo in squadra. In futuro mi soffermerò su questi aspetti in modo più approfondito.

Selezione e inserimento risorse umane

Una volta definito il profilo ricercato e la natura del capitale umano già esistente, mi dedico al processo di ricerca e selezione del personale, confrontandomi sempre con la proprietà e le altre funzioni aziendali, per definire le esigenze di sviluppo dell’azienda e il fabbisogno di nuovi collaboratori.

In ambito di ricerca, di solito, mi muovo con il supporto di Casi Aziendali, la mia piccola struttura familiare, per poi dedicarmi in prima persona alle fasi del processo di selezione. Anche la redazione e pubblicazione degli annunci sui portali, lo screening dei CV, l’intero ciclo dei colloqui e le sessioni di valutazione dei candidati sono passaggi che fanno parte delle mie mansioni o di quelle del mio staff.

Una volta effettuata la scelta, sovrintendo in collaborazione con altre funzioni alla negoziazione degli aspetti contrattuali legati all’inserimento, compreso l’aspetto economico, sempre nel rispetto dei limiti di budget predefiniti.

La gestione delle risorse umane

La risorsa è stata profilata, cercata e inserita attraverso un piano di inserimento ad hoc, centrato sulle sue caratteristiche. In questa prima fase, la nuova risorsa va accompagnata e seguita in team con le altre funzioni, in modo che possa prima possibile assorbire la conoscenza del team.

Quando si parla di gestione mi sento di precisare che non si parla di attività verticale. Il mio ruolo è quello di sovrintendere in modo trasversale al corretto funzionamento di tutti i passaggi interni che la nuova risorsa è chiamata a compiere.

Il termine corretto sarebbe mantenimento attraverso l’avanzamento di carriera e le politiche come aumenti di stipendio, inquadramento, bonus, benefits…, le procedure di dimissioni e di uscita delle risorse non più allineate e strategiche per il progetto. Nella mia carriera sono orgoglioso di non aver mai lasciato a casa nessuno; ho cercato sempre di condividere una scelta comune con la persona, in modo da arrivare insieme a capire che si era conclusa una fase lavorativa.

Formazione e sviluppo Risorse Umane

Tra le mie mansioni c’è il piano di sviluppo della persona, per potenziare le competenze e gestire le attività di training e formazione. Infatti, ogni qualvolta ho seguito progetti HR, ho sempre acquisito tra le mie mansioni anche quella di Responsabile della Scuola di Formazione. Tra queste ultime rientrano tutti gli strumenti per il monitoraggio e la valutazione delle performance, il controllo del rendimento e il livello di soddisfazione dei lavoratori in azienda. Quando necessario, pianifico interventi per migliorare le performance dei singoli e collettive, ad esempio ricollocando collaboratori o assegnando nuove mansioni.

HR e cultura di squadra

Uno dei risultati più importanti è far capire la cultura aziendale al collaboratore. Proprio la cultura aziendale è ormai un elemento centrale grazie a cui, un’impresa, attrae personale sempre più qualificato e limita il turnover, cioè la fuoriuscita e il ricambio non costruttivo di risorse.

Tra i miei compiti rientra, infatti, quello di elaborare una politica HR che rispecchi la visione, la missione e i valori aziendali, la percezione esterna del brand aziendale e la definizione di idee e politiche per incrementare il senso di appartenenza e il grado di soddisfazione professionale e personale dei collaboratori (ad esempio attività di team building con lo sport).

Lo sport è un elemento differenziante e originale del mio percorso HR. L’ho inserito in ogni progetto e ne parlerò diffusamente in altre sezioni di questo blog. La formazione esperienziale è entrata sempre non solo come evento da organizzare ma come quotidianità del mio operato.

HR e benessere personale e professionale

La lotta al burnout, allo stress lavorativo sono tra i risultati più importanti che si attendono dal mio lavoro. Ogni attività è finalizzata alla comprensione di problemi personali, professionali, potenziali conflitti. L’opera più importante è quella di prevenzione: per intervenire prima c’è un solo modo, quello di monitorare e di seguire con contatti e colloqui costanti il flusso della motivazione.

A supporto di queste attività, l’inserimento di eventi sportivi e di momenti formativi/ludici programmati nell’arco di tutto l’anno, consente alle persone di stare insieme in modo propositivo e partecipativo. Sarà uno degli argomenti centrali di questo blog, ne parleremo ancora e in modo diffuso.

La condivisione

Il mio ruolo è un riferimento per le persone e per la proprietà aziendale. Devo farmi trovare sempre pronto e preparato per confrontarmi, ascoltare esigenze, lamentele, richieste. Messo al corrente di queste criticità e dei problemi di tipo organizzativo, retributivo ecc. che possono insorgere, mi faccio carico di affrontarli e risolverli, trovando una soluzione in comune accordo con le parti interessate. È evidente quindi che la caratteristica fondamentale per svolgere al meglio questo lavoro è la capacità relazionale e comunicativa che ho imparato nel tempo, non era una attitudine espressa.

Il primo esempio sportivo devo essere io

Una vita sportiva in prima persona mi consente di abbassare la soglia di stress, essere allenato fisicamente e mentalmente agli obiettivi, tenermi in salute e benessere. Per dare benessere devi crearti benessere e lo sport per me è l’ingrediente fondamentale.

Scopri di più nella categoria di articoli Storie di talenti e di HR. Clicca qui.

Se vuoi richiedere, senza impegno, informazioni, fissare un appuntamento, confrontarti su progetti di formazione, consulenza, coaching abbinati ai valori sportivi, compila il form nella sezione Contatti. Clicca qui.

Domande frequenti sul mio lavoro