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Ciao a tutti,

ho il piacere di invitarvi domani sera, 28 settembre, alle ore 21.00 alla diretta sui canali social Facebook e YouTube di Family Academy, meritoria iniziativa di Immobiliare San Pietro. Voglio bene a Family Academy, con cui collaboro da due anni, perché promuove, in forma gratuita, un insieme di iniziative, a carattere informativo e divulgativo per restare vicini alle persone del nostro territorio.

In linea con le tematiche de La mentalità sportiva, affronteremo il tema della Sindrome da Burnout e Stress da Lavoro, con l’intento di analizzare le cause che danno origine a questa sindrome e analizzare in particolare i rimedi consigliati per prevenire e gestire il burnout.

La sindrome da burnout o stress da lavoro

È un tema che mi capita di affrontare spesso negli interventi formativi in azienda. Il burnout è un insieme di sintomi che deriva da una condizione di stress cronico e persistente, associato al contesto lavorativo. La sindrome da burnout dipende dalla risposta individuale ad una situazione professionale, percepita come logorante dal punto di vista psicofisico.

Nel tempo, il burnout può condurre ad un distacco mentale dal proprio impiego, con atteggiamento di indifferenza, malevolenza e cinismo verso i destinatari dell’attività lavorativa.

La mia esperienza personale

Dal 2017 è un tema che mi sta ancora di più a cuore.

Come ho raccontato, su questo blog, nella pagina Il ritorno ai valori dello sport, lo stress da lavoro correlato, il burnout appunto, fu una delle cause comprovate dell’ictus che mi ha colpito nell’aprile di quell’anno.

Mesi, anni di vita lavorativa stressante, unita ad abitudini come il fumo, mi portarono sempre di più verso una dissociazione dai veri valori di benessere, di equilibrio e di salute cui ognuno di noi dovrebbe tendere.

Non mi ero accorto del lento scivolare verso ritmi impossibili di lavoro, dettati da una bramosia di obiettivi, carriera e dedizione verso gli altri che finirono per schiacciarmi fino all’epilogo.

Per fortuna ho avuto una seconda possibilità e sono qui a testimoniarla. Domani sera porterò la mia personale esperienza, nella speranza di dare consigli e spunti per prevenire rischi di malattie e peggioramento delle proprie condizioni di salute.

Lo sport, anche in questo caso, ha funzionato e sta funzionando da strumento equilibratore della mia vita personale e professionale. La costanza e la dedizione all’attività sportiva, dopo l’evento traumatico che mi è accaduto, hanno permesso un graduale e significativo ritorno alla normalità, prima come persona e, poi, come atleta di esperienza.

Lo sport tutto l’anno in azienda

Tra i miei programmi formativi HR ho inserito da diversi anni lo sport come prevenzione contro burnout e stress da lavoro correlato. Mi sono cimentato su due strade diverse ma complementari.

Da un lato l’organizzazione, anche tramite partner esterni, di eventi formativi esperienziali attraverso lo sport; dall’altro l’introduzione in azienda di percorsi formativi continui, a pianificazione annuale.

In alcuni progetti ho creato polisportive aziendali interne, per partecipare a iniziative amatoriali in discipline differenti: dal calcio, al Padel, alla maratona, alle camminate, al trekking, al beach volley. E’ chiaro che questo tipo di iniziative sono possibili in aziende che hanno un numero di collaboratori elevato. In altri casi, invece, in cui i numeri erano inferiori, ho organizzato colloqui e riunioni in modalità outdoor.

Il vantaggio è stato innegabile. Spirito di gruppo, senso di appartenenza, voglia di competere, apertura mentale e uscita dalle rispettive zone di comfort sono stati risultati tangibili che hanno prodotto un ritorno importante: l’abbassamento della soglia di burnout e stress da lavoro correlato in azienda e, quindi, nei collaboratori.

L’intervento in Family Academy

Domani sera ci soffermeremo su molti di questi aspetti. Cercheremo di capire cosa è il burnout ma soprattutto che cosa non è, quali sono le cause e in particolare quali sono i rimedi.

Nel maggio 2019, il burnout è stato riconosciuto come “sindrome” e, come tale, è elencato nell’undicesima revisione dell’International Classification of Disease (ICD), il testo di riferimento globale per tutte le patologie e le condizioni di salute. L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce il burnout come un “fenomeno occupazionale” derivante da uno stress cronico mal gestito, ma specifica che non si tratta di una malattia o di una condizione medica.

Vi aspetto numerosi, come sempre, domani sera e, al termine della diretta, risponderò volentieri ai quesiti dei partecipanti. I video e le dispense saranno comunque disponibili nelle info al termine della diretta.

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