Categoria: Storie di talenti e di HR

Esperienze del mio lavoro di Human Resource Manager e formatore con le storie di una vita dedicata alla ricerca di talenti

Io che disegno identikit chiamati profili – Seconda Parte

Tempo stimato di lettura: 4 minuti

Il primo passo è l’ascolto

Profili da studiare. Come il buon poliziotto ascolta il testimone oculare, io devo ascoltare chi ho di fronte che in qualche modo è…testimone oculare di sé stesso o della squadra in cui si muove.

Fare domande, comprendere ogni dettaglio, anche il più insignificante, per capire che cosa può risultare utile, è non solo un dovere deontologico per me ma anche una necessità. Colloqui, interviste preliminari mi aiutano ad inquadrare il caso. In quale contesto mi trovo? Perché il mio interlocutore ha bisogno di comprendere il proprio profilo o quello altrui? I casi possono essere molto diversi tra loro, ci sono particolarità individuali o del team che devo capire molto bene.

Senza questa fase di ascolto, non riuscirei a comprendere un ingrediente fondamentale dell’individuo o del team che ho di fronte: la strategia personale, la sua visione, la direzione che vuole prendere o quella che ha smarrito.

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Io che disegno identikit chiamati profili – Prima parte

Tempo stimato di lettura: 3 minuti

Ho già raccontato in questo blog che tra le competenze che mi sono riconosciute in oltre 25 anni di lavoro ci sono l’analisi dei profili e lo studio delle attitudini della persona. Senza questo passo iniziale non potrebbero esistere tutte le altre mie attività come la selezione, la gestione, la formazione, lo sviluppo del potenziale individuale e in team.

Come un medico è giusto partire dalla RX o meglio ancora dalla risonanza magnetica per interpretare referto e immagini, senza dimenticare la storia della persona e la sua condizione specifica.

Sono più di undicimila le “radiografie” di profili che ho eseguito, interpretato e sviluppato da quando, nel 1996, ho intrapreso la mia carriera di HR manager e formatore. Di questo e altro vi racconterò in questo articolo di oggi. Continua a leggere

E chissà quanti ne hai visti, quanti ne vedrai….

Tempo stimato di lettura: 4 minuti

Ciao a tutti,

giovedì 3 Febbraio ritorno in diretta alle ore 21.00 sui canali social Facebook e YouTube di Family Academy per il primo appuntamento del 2022. Continueremo insieme il confronto sul talento, argomento pilastro della mentalità sportiva con cui avevamo chiuso il 2021.

Spero di vedervi numerosi e partecipativi, come sempre. Grazie a Paola Acquisti e a Family Academy per questa bellissima iniziativa che diffonde cultura sul territorio e mi permette di stare in compagnia con tutti voi in modo garbato, educato e soprattutto costruttivo. Continua a leggere

L’importanza della mentalità nell’anno trionfale dello sport italiano – Seconda Parte

Tempo stimato di lettura: 6 minuti

Lo sport italiano e l’importanza della mentalità nelle vittorie del 2021. Nella prima parte di questo racconto in uscita sul blog il 26 dicembre, ci siamo fermati alle straordinarie imprese dei nostri atleti alle Paralimpiadi; in questa seconda parte continuiamo a vedere il film di questo bellissimo anno di sport.

Al termine cercherò di fare qualche riflessione e assegnerò il mio simbolico Oscar 2021 de La mentalità sportiva. Continua a leggere

Il talento da solo non basta per realizzarsi

Tempo stimato di lettura: 4 minuti

Ciao a tutti,

giovedì 16 dicembre alle ore 21.00 tornerò in diretta sui canali social Facebook e YouTube di Family Academy per un’altra iniziativa a carattere informativo e divulgativo.

La serata è dedicata ad un altro pilastro della mentalità sportiva. Dopo aver trattato tematiche come autostima, burnout e influenza del carattere sulle nostre performance, questa volta ci dedicheremo al talento, argomento molto vasto e non certo privo di complessità.

Spero di vedervi numerosi e partecipativi, come sempre. Grazie a Paola Acquisti per avermi dato l’opportunità di chiudere il 2021 di Family Academy, sarà anche l’occasione per salutare un altro anno difficile passato in compagnia con tutti voi.

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Noi che entriamo e usciamo dalla zona autostima

Tempo stimato di lettura: 5 minuti

Ciao a tutti,

ho il piacere di invitarvi martedì 26 ottobre alle ore 21.00 alla diretta sui canali social Facebook e YouTube di Family Academy, meritoria iniziativa del Gruppo Societario San Pietro che promuove, in forma gratuita, un insieme di eventi, a carattere informativo e divulgativo, per restare vicini alle persone del nostro territorio.

Questa volta il tema sarà uno dei pilastri della mentalità sportiva, l’autostima. Questa seconda parte è ideale seguito della serata molto partecipativa del 27 aprile, Punto chiave della serata sarà comprendere, come l’autostima, sia una condizione in cui si può entrare e da cui si può uscire in un battito d’ali, non è una condizione permanente. Dipende da alcuni fattori chiave che sta a noi gestire nel modo migliore.

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Lo sport contro burnout e stress da lavoro

Tempo stimato di lettura: 3 minuti

Ciao a tutti,

ho il piacere di invitarvi domani sera, 28 settembre, alle ore 21.00 alla diretta sui canali social Facebook e YouTube di Family Academy, meritoria iniziativa di Immobiliare San Pietro. Voglio bene a Family Academy, con cui collaboro da due anni, perché promuove, in forma gratuita, un insieme di iniziative, a carattere informativo e divulgativo per restare vicini alle persone del nostro territorio.

In linea con le tematiche de La mentalità sportiva, affronteremo il tema della Sindrome da Burnout e Stress da Lavoro, con l’intento di analizzare le cause che danno origine a questa sindrome e analizzare in particolare i rimedi consigliati per prevenire e gestire il burnout.

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Memorie di un talento precoce

Tempo stimato di lettura: 4 minuti

“Cari genitori, vostro figlio ha talento, può fare strada nello sport… o nello studio. Come suona bene la chitarra, deve insistere! Che voce! Un talento precoce! Poi l’Università, il mondo del lavoro, tanti presunti valutatori a rimarcare che il talento c’è, basta tirare fuori le qualità che già ci sono… e, se questo accadrà, il ragazzo, poi l’uomo, riuscirà in imprese che altri non potranno mai nemmeno sognare. Oppure che talento sprecato! Si è perso per strada, avrebbe potuto spaccare il mondo e invece…“

Lo stesso è stato per me che scrivo le prime parole di questo racconto. Fin da bambino, per me la sentenza di condanna era stata emessa. Il peso del talento si è scaricato prima sulle mie giovani spalle, poi nella mia testa.

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