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Ciao a tutti,

mercoledì 20 aprile alle ore 21.00 tornerò in diretta sui canali social Facebook e YouTube di Family Academy per un’altra iniziativa a carattere informativo e divulgativo, assolutamente gratuita (Registrati a fine articolo nei contenuti correlati!)

La serata è dedicata ad un altro pilastro della mentalità. Dopo aver trattato tematiche come autostima, burnout e influenza del carattere sulle nostre performance, questa volta ci dedicheremo alla zona di comfort e alle abitudini, argomento molto vasto e non certo privo di complessità.

Spero di vedervi numerosi e partecipativi, come sempre. Grazie a Paola Acquisti per le bellissime serate di Family Academy che sono occasione di confronto e di stimolo per la nostra crescita.

La zona di comfort e le abitudini

Di zona di comfort mi sono già occupato in passato su questo blog. (vedi contenuti correlati in fondo all’articolo!).

E’ una espressione ormai tanto utilizzata, per definire tutto ciò che ci è conosciuto e familiare, diciamo che è uno stato psicologico dove ci sentiamo sicuri e protetti, pertanto, può diventare la scusa perfetta per non fare, non rischiare, non crescere e, in definitiva, non vivere.

Mercoledì sera cercherò di fare un po’ d’ordine per comprendere meglio e avere strumenti per combattere abitudini, pigrizie, comodità difficili da abbandonare e che ci frenano nell’affrontare un percorso di crescita.

Saperne un po’ di più

A sentirla pronunciare sembra una definizione negativa. Eppure non è così. Ho cercato di mettere un po’ d’ordine e ho individuato, dapprima, le quattro zone conosciute:

✅ 1.Zona di Comfort (Comfort Zone);

✅ 2.Zona di Stress (Stress Zone);

✅ 3.Zona di Apprendimento (Learning Zone);

✅ 4.Zona di Crescita (Growth Zone).

L’esperienza dice che queste zone vanno percorse in sequenza, nel senso che per passare alla zona successiva si deve completare la zona precedente, pena il regresso e il ritorno aggrovigliati nel fascio delle proprie abitudini e comodità. Di fatto, posso affermare che si tratta di un processo dinamico e non statico.  Si esce, si rientra, si passa da una zona all’altra.

La quinta zona

A queste ha aggiunto, infine, una nuova zona, la quinta zona, la Zona Autostima (Self-Esteem Zone) di cui ho già ampiamente trattato in questo blog (vedi contenuti correlati a fine articolo!). E’ la zona finale in cui rafforzo la mia considerazione attraverso i risultati ottenuti.

L’introduzione della definizione di Zone ci indica che sono tutte situazioni temporanee in cui la persona si trova. Nulla resta immutato, quindi possiamo uscire dalla zona di comfort, tornarci, progredire fino al raggiungimento dell’autostima ma è un attimo tornare al punto di partenza.

Nella serata  di mercoledì cercherò di portare esempi, aneddoti e casi reali, anche e soprattutto i miei casi. Da anni mi occupo di formazione che nasce dall’esperienza diretta e io, come sempre, parlo anche di me, della mia zona di comfort e delle mie abitudini.

Ci confronteremo su aspetti positivi e negativi della zona di comfort. Cercherò,  inoltre, di dare consigli pratici per chi vuole combattere abitudini, pigrizie, comodità e non riesce ad affrontare una crescita che è desiderata ma frenata da questi fattori.

Ci vediamo mercoledì e con l’occasione invio a voi tutti e alle vostre famiglie i più sinceri auguri di Buona Pasqua. Come sempre chi ha fede darà un valore profondo al senso della Resurrezione, chi non crede potrà utilizzare qualche ora di relax e un bel lunedì di Pasquetta per risorgere e tornare in forma dopo la pausa.

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